Documento condiviso da INAIL in cui propone un'analisi approfondita del fenomeno infortunistico e tecnopatico al femminile

 

Cosa tratta?

INAIL in occasione della Giornata internazionale della donna, come ogni anno, ha pubblicato il Dossier donne curato dalla Consulenza statistico attuariale (Csa), come segno di attenzione e sostegno al mondo del lavoro femminile.

Il documento riporta una dettagliata, seppur sintetica, rappresentazione degli andamenti degli infortuni e delle malattie professionali declinati al femminile, secondo le principali variabili di interesse, tra cui l’età, la nazionalità, il territorio, l’attività svolta, la modalità di accadimento e le cause.

Dal Dossier, in particolare, emergono vari aspetti legati al mondo del lavoro delle donne, fortemente condizionate dal triplice ruolo di moglie-madre-lavoratrice. Ad esempio, le difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro rappresentano una fonte di rischio per la maggioranza delle lavoratrici.

Inail ha analizzato i dati mensili del periodo gennaio-dicembre 2022-2023, rilevati al 31 dicembre di ciascun anno, e quelli annuali relativi al quinquennio 2018-2022 rilevati, invece, al 31 ottobre 2023, i primi ovviamente sono ancora provvisori.

Nel quinquennio 2018-2022 emerge un aumento complessivo del 9,1% delle denunce di infortunio sul lavoro (dalle 644.653 del 2018 alle 703.569 del 2022), l’incremento ha interessato la componente femminile con un +25,4% (da 230.321 a 288.853 casi).

Invece, sono complessivamente 1.247 i decessi denunciati nel 2022, 47 in meno rispetto al 2018. Le lavoratrici, passando da 118 a 133 casi nell’arco del quinquennio, hanno registrato 15 casi in più, pari a un incremento percentuale del 12,7%.

I settori maggiormente coinvolti nell’incidenza degli infortuni denunciati sono stati, in ordine decrescente, la Sanità e assistenza sociale, il Conto Stato, il Trasporto e magazzinaggio, il Commercio, l’Alloggio e ristorazione e il Manifatturiero.

Le malattie professionali denunciate dalle lavoratrici nel 2022 sono state 15.881, 1.003 casi in più rispetto all’anno precedente (+6,7%) e pari al 26,2% delle 60.643 tecnopatie denunciate nel complesso. Rispetto al 2018 (59.455) si osserva nel 2022 un aumento complessivo delle malattie denunciate del 2,0%, saldo di un incremento del 3,0% per gli uomini e di un calo dello 0,7% per le donne.

Il 78,0% delle denunce di malattia professionale femminili nel 2022 è concentrato nella gestione Industria e servizi, quasi il 20% in Agricoltura e il restante 2,1% nel Conto Stato. Si confermano tra le prevalenti le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, che, insieme a quelle del sistema nervoso, raggiungono quasi l’83% del totale delle denunce.

 

Quando entra in vigore?

Dossier pubblicato il 7 marzo 2024.

 

Indicazioni operative

Per l’adozione di politiche di prevenzione efficaci, l’analisi dei dati per genere è, infatti, una precondizione, al fine di individuare le aree di rischio sulle quali agire in maniera prioritaria.

Un approccio consapevole al tema della sicurezza sul lavoro, quindi, non può prescindere dal riconoscimento delle specifiche caratteristiche legate alle differenze di genere. Infatti, la tutela della salute e sicurezza, passa anche, riconoscendo l’esistenza di rischi specifici legati al genere, anche in considerazione delle diversità morfologiche e biologiche esistenti tra donne e uomini.