Dipendenti soddisfatti e impegnati lavorano di più, meglio e restano in azienda. Invece di correre a rimpiazzare le risorse, molte aziende hanno scelto di concentrarsi sulle strategie che possono fare decidere i dipendenti a rimanere in azienda e non si dimettano. Diverse ricerche anche nel mondo anglosassone hanno tentare di trovare le maggiori abitudini negative che diminuiscono il benessere e soprattutto azzerano la fidelizzazione dei dipendenti nei confronti delle aziende in questo delicato periodo storico. Dalle stesse ricerche è possibile capire come aumentare la soddisfazione e soprattutto il benessere dei dipendenti, al fine di mettere in piedi una strategia di fidelizzazione dei talenti migliori della azienda e provare a non perderli.

 

 

Cosa tratta

 

Moltissimi sono i fattori che possono avere un impatto negativo sul benessere dei dipendenti. A titolo esemplificativo :

 

1.      Mancanza di riconoscimento

2.      Microgestione (o Micromanagement in inglese)

3.      Assenza di policy adeguate

4.      Scarsa cultura del posto di lavoro

In linea di massima, non è mai stato così difficile attrarre e trattenere nelle aziende i talenti migliori che il mercato possa offrire. I dati del Sole24Ore (infodata) di giugno 2022, parlano molto chiaro,  e vedono un aumento del 35% rispetto allo stesso periodo del 2021, e del 29% rispetto al corrispondente del 2019. La stessa INPS parla di boom di dimissioni nei primi sei mesi dell’anno. (Numericamente hanno superato il milione). Se è vero che il dato risente della riduzione di mobilità dovuta alla pandemia, è anche vero che la maggior parte delle analisi, concorda nel ritenere che i motivi siano principalmente di natura economica. Si cambia lavoro soprattutto  in risposta alla crisi economica in atto e per questioni in primis di carattere salariale.

 

Proviamo quindi, sulla base di quanto emerso dalle ricerche, ad identificare le cause negative che possono cambiare in negativo la vita professionale e di conseguenza la soddisfazione dei dipendenti. La novità è che di fatto si è partiti dai dati forniti dal motore di ricerca Google, scoprendo cose molto interessanti. Le ricerche per

 

·       “consigli su come affrontare un ambiente di lavoro negativo”

·       “consigli su come affrontare un ambiente di lavoro stressante"

·       “consigli su come affrontare un ambiente di lavoro ostile”

 

sono in deciso aumento nel corso del 2022 (aumento del 67%). Anche le ricerche inerenti

 

·       “progressi lavorativi”

·       “avanzamento di carriera”

 

sono raddoppiate nel corso degli ultimi dodici mesi (aumento del 200%). La prima causa è già stata anticipata e riguarda i sistemi di riconoscimento, la valutazione della crescita professionale e di conseguenza di ricompensa.  Anche le ricerche di

 

·       “ricompensa sul posto di lavoro” sono aumentate del 70% nell’ ultimo anno.

 

La mancanza di riconoscimento, e la mancanza di premi rimangono tra le cause principali delle dimissioni. Al contrario se usati in modo equo premi e riconoscimenti, posso incoraggiare il comportamento, le azioni e le motivazioni di ogni lavoratore. A volte un semplice “grazie”, o la condivisione di un successo, non costa nulla, non richiede molto tempo e può fornire al team o al singolo, il riconoscimento che merita ed a cui aspira.

La ricompensa finanziaria rimane lo strumento più diffuso, ma negli ultimi anni sono nate tante altre soluzioni vantaggiose. L’accesso a servizi di salute, tutte le attività legate al benessere, benefit e sconti su esercizi convenzionati, bonus benzina, sono solo alcune delle attività messe in campo dalle aziende negli ultimi due/tre anni per aumentare il livello di ricompensa e premio. Da ricordare che il sistema di premi e riconoscimenti deve essere equo, deve avvenire regolarmente, e con feed back costruttivi, in modo che diventi di successo. E collegandoci a quanto detto, si scopre che negli ultimi dodici mesi anche le ricerche di

 

·       “salute e benessere sul posto di lavoro”  sono aumentate del 50 % su Google.

 

I datori di lavoro, devono porre più attenzione, vista anche la crisi economica e la ridotta disponibilità economica al sostegno dei bisogni di salute dei propri dipendenti ed all’accesso a servizi di salute e benessere. Coperture mediche e dentali, accesso a servizi di salute mentale, programmi di assistenza, programmi di promozione equilibrio casa-lavoro, possono fornire benefici reali ai dipendenti ma anche ai datori di lavoro, che di solito riscontrano riduzioni dell’ assenteismo e una forte riduzione della rotazione del personale.

 

Altro tema caldo di cui si parla molto negli ultimi mesi è quello della microgestione (o micromanagement in inglese). Anche in questo caso, da Aprile 2021 l’aumento delle ricerche su Google per

 

·       “micromanagement sul lavoro” è stata del 40%.

 

La microgestione, descrive un metodo di lavoro e uno stile di gestione definibile come datato e obsoleto che tende a monitorare da vicino e/o controlla costantemente il lavoro dei propri subordinati. Dictionary.com lo definisce come "management o controllo con eccessiva attenzione a dettagli minori". Dal monitoraggio severo dell’ orario di lavoro, passando per la supervisione ossessiva del completamento delle attività affidate, la microgestione limita molto il livello di autonomia (e di autostima) che i subordinati sperimentano sul lavoro. La microgestione influisce molto negativamente sul benessere generale dei dipendenti e tende a danneggiare anche in maniera irreparabile il livello di fiducia tra dipendenti e dirigenti/proprietà.

 

Anche la cultura negativa sul posto di lavoro può avere un impatto enorme sul benessere dei lavoratori dipendenti. Un’ ambiente di lavoro moderno, la soddisfazione, il coinvolgimento influenzano in maniera determinante i livelli di rotazione del personale. Alcuni fattori della cultura del lavoro negativa come la mancanza di comunicazione, l’atmosfera tesa, una cattiva gestione, orari stressanti e tutto quello che può influire sulla mancanza di equilibrio tra lavoro e vita privata, influisce molto sulla capacità dell’ azienda di attrarre ma soprattutto di mantenere i migliori talenti, ed in particolare i livelli più alti.

 

Infine la mancanza di opportunità di crescita e sviluppo, è probabilmente la prima causa di insoddisfazione e di mancata motivazione dei dipendenti. La mancanza di crescita nel ruolo attuale, così come la mancanza di stimoli, anche nella formazione, o nello sviluppo di nuove competenze, può avere un impatto negativo sul benessere organizzativo e abbassa i livelli di soddisfazione ( e motivazione) dei lavoratori dipendenti. E’ necessario formare e sviluppare le competenze del proprio team, basandosi sui punti di forza individuali, in modo che possano esprimere tutto il loro potenziale. Incoraggiare il team a sviluppare le proprie capacità, migliora il benessere dei dipendenti e forma team impegnati e motivati.

 

Ad oggi, anche il parziale abbandono delle mascherine, contribuisce a far percepire che il peggio della pandemia sia passato. Tuttavia stiamo vivendo ancora effetti collaterali molto significativi. E’ necessario rivedere regolarmente il modo in cui supportiamo i nostri colleghi, ed essere coraggiosi nell’identificare e mitigare i rischi psicosociali sul posto di lavoro. Investire sul benessere organizzativo conviene.

 

Quando entra in vigore

 

Per la nota legge di causa/effetto, prima si opera il cambiamento organizzativo e prima si otterranno risultati. Ad oggi, non ci sono scadenze, normativa dedicata, obblighi. Ciò nonostante le aziende che si stanno muovendo in questo senso negli ultimi due/tre anni, ricevono grandi benefici.

 

Indicazioni operative

 

Abbiamo visto che sono molti i fattori che possono danneggiare il benessere e la soddisfazione dei dipendenti. Ci sono poi alcune semplici azioni che le ricerche dimostrano come molto efficaci per aumentare la soddisfazione del team, la fidelizzazione e attrarre nuovi talenti.

 

1.      Trovare il tempo per il team e dare feedback : regolari incontri con il team, discutere e rivedere i carichi di lavoro, controllare il benessere e gli obiettivi di carriera. Crea fiducia, conosce e capisce meglio quando c’è bisogno di aiuto.

2.      Fare formazione ai leader : Ci sono figure che svolgono un ruolo importante nel quotidiano, e influiscono sul benessere di tutti. Una adeguata formazione assicura che i leader promuovano un ambiente di lavoro positivo e corretto.

3.      Riconoscere i risultati raggiunti : Dedicare tempo a “celebrare” i successi del team aumenta la motivazione e la produttività. Ci sono molti modi per mostrare ai dipendenti che lo sforzo è apprezzato: da una e-mail, ad una riunione,  ad un evento o una cena.

4.      Fornire accesso ai servizi sanitari : Importante porre maggiore attenzione alla salute e al benessere. Le aziende che garantiscono l’accesso a servizi di supporto beneficiano di livelli ridotti di assenteismo e presenzialismo

5.      Incoraggiare una comunicazione aperta : aiuta a animare una cultura positiva, supporta il lavoro di squadra, aumenta collaborazione e produttività e soprattutto riduce la microgestione.