Eurofound, Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, sulla base di un’indagine telefonica effettuata nel 2021 che ha coinvolto i lavoratori europei, esamina la correlazione tra condizioni di lavoro, percezione della qualità del lavoro e benessere fisico ed emotivo. Trovare un lavoro che bilanci richieste e opportunità sembra sempre più difficile nell’epoca post Covid.

Cosa tratta

La pandemia Covid-19 ha cambiato il nostro modo di vivere e lavorare ma soprattutto la nostra percezione di qualità di vita e di lavoro.

Alcuni settori in particolare hanno subito un’accentuazione di forme di stress associate al lavoro, basti pensare alla sfera degli operatori sanitari e assistenziali.

La domanda a cui Eurofound cerca di dare una risposta tramite questa indagine, è quella di capire il ruolo della qualità del lavoro nel garantire una buona vita lavorativa ma anche una buona vita in generale.

Quello che rende un lavoro un buon lavoro può essere:

  • la retribuzione,
  • le condizioni di lavoro,
  • l'autonomia,
  • la flessibilità
  • le ricompense intrinseche.

Questi fattori non possono essere considerati singolarmente ma in stretta correlazione: un’alta retribuzione ma con orari di lavoro troppo lunghi o con intensità troppo elevate che non consentono la corretta gestione della vita familiare, non può sicuramente determinare un lavoro di buona qualità.

Queste considerazioni sono alla base dell'argomentazione secondo cui la qualità del lavoro è determinata da caratteristiche del lavoro che hanno una comprovata relazione causale con la salute e il benessere. Chiaramente, passiamo molto tempo al lavoro e durante questo periodo non dovremmo subire danni.

Lo dice anche la nostra Costituzione, all’articolo 41, che l’iniziativa economica privata “non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Eppure, in questo contesto di incertezza sociale ed economica, la qualità del lavoro rischia di diventare sempre più bassa e i lavoratori, pur di sbarcare il lunario, devono accontentarsi di lavori particolarmente faticosi e scarsamente retribuiti.

Secondo Eurofound la qualità del lavoro non è di facile misurazione e dipende dal bilanciamento tra richieste di lavoro (di natura fisica, psicologica, temporale, ecc.) e risorse (supporto di colleghi e superiori, accordi flessibili sull'orario di lavoro, autonomia nei compiti, possibilità di crescita, ecc.).  

È la combinazione di attributi negativi e positivi che determina quanto è buono un lavoro: se un lavoro ha più richieste lavorative che risorse lavorative, viene etichettato come "lavoro faticoso", mentre un lavoro in cui le risorse disponibili superano le richieste è descritto come "lavoro con risorse".

Secondo i dati, nel 2021 il 70% dei lavoratori svolgeva lavori con risorse, tuttavia, quasi un terzo dei lavoratori ha svolto lavori impegnativi e il settore maggiormente segnato da quest’ultimo aspetto è quello della sanità.

Per ragioni facilmente intuibili emerge che i lavoratori sottoposti a lavori faticosi e sotto pressione, sono quelli che risentono maggiormente di cattive condizioni di salute e danno un punteggio di benessere nettamente inferiore ai lavoratori che svolgono lavori con risorse elevate.

La riflessione finale è che non si può banalmente affermare che “la scarsa qualità del lavoro fa male alla salute” dal momento che questo determina livelli inferiori di impegno sul lavoro, livelli inferiori di fiducia, squilibrio tra lavoro e vita privata e minore capacità di sbarcare il lunario e quindi gravi conseguenze e costi sociali come disoccupazione o mancanza di manodopera.

Quando entra in vigore

L’indagine mette in luce un problema che si è particolarmente esacerbato a seguito della pandemia Covid-19. I risultati rappresentano uno strumento che tutti, in particolare i Datori di Lavoro, possono utilizzare per migliorare le condizioni di lavoro all’interno della propria organizzazione.

Indicazioni operative

Esistono numerosi percorsi per migliorare la qualità del lavoro quali ad esempio:

  • ridurre le richieste di lavoro,
  • rendere i lavori meno faticosi fisicamente e psicologicamente,
  • garantire adeguate condizioni di sicurezza sul lavoro,
  • tenere sotto controllo l'intensità del lavoro,
  • aumentare le risorse occupazionali,
  • aumentare l'autonomia dei lavoratori,
  • coinvolgere e dare voce ai lavoratori nel processo decisionale e organizzativo,
  • garantire che i lavoratori ottengano il riconoscimento che meritano. 

 

Tutti i dettagli dell’indagine possono essere reperibili all’interno del sito di Eurofound.