Agricoli: il lavoro accessorio è ammesso anche per i percettori di integrazioni salariali e per i part time
A cura della redazione

Il Ministero del Lavoro, con la risposta all'interpello n. 16 del 14 aprile 2010, ha precisato che i percettori di integrazioni salariali o di sostegno al reddito possono svolgere prestazioni di lavoro occasionali di tipo accessorio in favore di imprese agricole.
Ciò è possibile sia nel caso in cui sussistano i requisiti di cui all'art. 70, comma 1, lett. f) del D.Lgs. 276/2003 (la prestazione deve essere svolta da pensionati, casalinghe e giovani studenti in favore di produttori agricoli che nell'anno solare precedente hanno realizzato un volume di affari non superiore a 7.000,00 euro), sia nell'ipotesi di cui al successivo comma 1 bis che permette, nel limite di 3.000,00 euro per anno solare, lo svolgimento di prestazioni accessorie da parte dei soggetti deboli in tutti i settori produttivi, ivi compresi agricoli con volume d'affari superiore a 7.000,00 euro.
Analoghe argomentazioni possono essere sostenute anche in merito alla possibilità, per le imprese agricole, di fruire di prestazioni di lavoro accessorio svolte da lavoratori con contratto part time.
Ritiene, infatti, il Ministero che anche le imprese agricole possano fruire di prestazioni di lavoro accessorio svolte da lavoratori con contratto a tempo parziale, in quanto, la formulazione normativa di cui al medesimo comma 1 fa riferimento ad "attività lavorative di natura occasionale nell'ambito di qualsiasi settore produttivo", con l'unica limitazione di non utilizzare i buoni lavoro presso il datore di lavoro titolare del contratto a tempo parziale.
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