Al via i controlli per la Prestazione universale ai disabili
A cura della redazione

Nei confronti dei richiedebti la prestazione univerale spettante ai disabili gravi con almeno 80 anni di età, son stati avviati i controlli d'ufficio da paret dell'Inps parte.L’Inps col messaggio del 5 maggio 2025 n 1401 ha illustrato le tipologie di controlli che verranno effettuati per validare o meno la domanda di prestazione universale da parte degli aventi diritto ai sensi del D.Lgs 29/2024.Rimanendo all’ISEE, qualora la nuova DSU determini una attestazione ISEE superiore a 6.000 euro, il beneficio verrà fatto decadere a decorrere dal mese di marzo scorso. Se, invece, il richiedente dimostra di essere in possesso di un’attestazione ISEE non superiore a 6.000,00 euro la struttura territorialmente competente dell’Inps procederà a forzare manualmente il controllo e la prestazione verrà ripresa con effetto retroattivo.Qualora non risulti sussistere l’altro requisito del possesso dell’indennità di accompagnamento, è necessario accertare, da parte degli uffici dell’Inps, della presenza eventuale delle condizioni per beneficiare di tale prestazione.Le istruzioni fornite dall’Inps riguardano poi le modalità di pagamento dell’assegno universale che è composto:
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da una quota fissa corrispondente all'indennità di accompagnamento che è erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento della stessa;
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da una quota integrativa definita assegno di assistenza, fino a 850 euro mensili, nei limiti delle risorse disponibili.Le prestazioni indicate sono subordinate alla rendicontazione da parte del richiedente della spesa sostenuta di una persona a ciò dedicata per garantire l’assistenza. Perciò, aggiunge il messaggio dell’Inps, occorre presentare all’Istituto previdenziale:
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per i rapporti di lavoro domestico, oltre al contratto sottoscritto dalle parti, la copia delle buste paga;
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negli altri casi di acquisti di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, devono essere allegate le copie delle relative fatture elettroniche debitamente quietanzate.Nel caso di lavoro domestico gli uffici dell’Inps devono poi verificare anche la corretta costituzione del rapporto di lavoro, per almeno 15 ore settimanali, e l’eventuale pagamento dei contributi qualora scaduti.
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