Anche i servizi time saving nei piani welfare
A cura della redazione

Il datore di lavoro può inserire nei piani welfare anche servizi diretti a favorire la conciliazione dei tempi d vita di lavoro al fine di soddisfare le quotidiane esigenze dei lavoratori, salvaguardando comunque l’organizzazione aziendale.
Si parla in questi casi di servizi “salva-tempo" o time saving.
In effetti, per i dipendenti la gestione del proprio tempo è la risorsa più preziosa dopo la percezione della retribuzione.
Questa esigenza non vale unicamente per i lavoratori – genitori che devono gestire la propria prole, ma trova interesse, in via generale, per tutti i dipendenti.
Infatti il tempo extralavorativo è necessario non solo per la cura dei figli, ma anche per effettuare gli acquisti, per lo spostamento casa-lavoro, per il disbrigo delle pratiche amministrative, ecc.
Il tempo di lavoro spesso mal si concilia con gli orari di sportelli di Enti pubblici o delle Scuole o per esigenze familiari, in particolari fasi della vita (si pensi alla gestione del familiare anziano non più autosufficiente).
Quanto detto genera nel lavoratore stress e tensioni che si ripercuotono sul benessere psico-fisico e la concentrazione del dipendente anche sul lavoro.
Tuttavia, un’impresa può favorire un miglioramento nella gestione dei tempi, attraverso diverse possibili opzioni, ovviamente da declinare in funzione delle singole specificità di attività, settore e programmazione produttiva.
Si pensi alla c.d. spesa pronta con consegna in azienda ai dipendenti. Questo tipo di servizio prevede la realizzazione di una piattaforma di incontro tra vari produttori o esercenti locali, in grado di fornire ai dipendenti un paniere di prodotti (che possono essere anche a km zero). I dipendenti scelgono direttamente ogni settimana l’assortimento di spesa che desiderano e viene loro recapitata direttamente in azienda (oppure presso la propria abitazione) attraverso un sistema di raccolta a trasporto gestito internamente o esternamente.
Molto utile è anche il Car-pooling e Car-Sharing negli spostamenti casa-lavoro. In particolare per fare risparmiare tempo e risorse economiche per trasporti nei tratti di percorrenza casa-lavoro, alcune imprese incentivano forme di trasporto condiviso per i dipendenti, che hanno orari simili e abitano in zone di residenza adiacenti. Le soluzioni possono essere l’auto di proprietà di un dipendente che carica 2/3 colleghi (car pooling) e che a rotazione può essere presa da altri dipendenti. Oppure può essere usata un’auto della flotta aziendale o di una società esterna utilizzabile da più dipendenti (car sharing), previo accordo o abbonamento.
Apprezzato anche il servizio lavanderia/stireria. Si tratta di servizi convenzionati di lavanderia per permettere ai dipendenti che per vari motivi non hanno tempo da dedicare, di poter consegnare e avere capi riconsegnati lavati direttamente dopo pochi giorni in azienda o in un punto ritiro dedicato e a prezzi concorrenziali.
Anche il disbrigo delle pratiche burocratiche-amministrative è un servizio molto apprezzato dai dipendenti - Possono essere servizi convenzionati esterni per prenotazioni o per dichiarazioni dei redditi, o altre incombenze burocratiche.
Nel piano welfare è possibile inserire anche l’acquisto di biglietti ad eventi culturali / ricreativi – Attraverso la stipula di una convenzione con società esterne o attivando un servizio interno è infatti possibile acquistare biglietti per mostre, concerti, eventi sportivi ecc.
Un altro servizio potenzialmente utile è quello che prevede il lavaggio e la pulizia periodica quanto l’auto è ferma durante il giorno nel parcheggio aziendale con prezzi scontati, permettendo di tornare a domicilio con l’auto già pulita e guadagnando quindi tempo prezioso. Lo stesso vale per controlli periodici (manutenzione, revisione, ecc) presso officine convenzionate con l’impresa.
Infine poiché sempre più acquisti avvengono on-line su piattaforme di e-commerce, che recapitano gli acquisti a domicilio e completano la consegna in presenza del destinatario, il datore di lavoro può consentire il recapito direttamente in azienda, evitando così al dipendente di doversi recare presso la sede dei corrieri in caso di assenza presso il domicilio negli orari di lavoro.
Tutti i citati servizi, che rappresentano solo un elenco esemplificativo e non esaustivo, possono essere gestiti dal datore di lavoro in modo molto semplice, fruendo delle esenzioni fiscali riconosciute dall’art. 51, c.3 del TUIR nel limite di euro 258,23. Più precisamente i servizi possono essere attivati dal datore di lavoro stipulando apposite convenzioni con le aziende erogatrici, riconoscendo al dipendente voucher rappresentativi degli stessi ai sensi dell’art. 51, c. 3-bis del TUIR.
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