Anche il buono pasto nei piani welfare
A cura della redazione

Tra i flexible benefit che il datore di lavoro può offrire ai propri dipendenti inserendolo in un piano welfare, merita di essere evidenziato il buono pasto, ossia il più diffuso servizio sostitutivo di mensa.
Così come previsto dal legislatore (art. 51, c.2, lett. c) del TUIR) sono previste due tipologie di buono pasto: il formato cartaceo che fruisce dell’esenzione fiscale e contributiva se corrisposto entro l’importo di 5,29 euro al giorno ed il formato elettronico su tessera ricaricabile la cui soglia di defiscalizzazione sale a 7,00 euro al giorno per ogni dipendente.
Non mancano gli incentivi anche per l’azienda dato che il buono pasto è deducibile al 100% dal reddito d’impresa ed è soggetto all’IVA nella misura del 4% detraibile.
La nuova normativa, in vigore dal 9 settembre 2017, è contenuta nel Decreto 07/06/2017 n. 122 con il quale il MISE ha attuato la disposizione sui servizi sostitutivi di mensa, di cui all’art. 144, c. 5, del D.Lgs. 50/2016.
Il servizio sostitutivo di mensa può essere offerto dall’azienda a tutti i prestatori di lavoro subordinato, a tempo pieno e/o parziale (c.d. part-time), anche qualora l’orario di lavoro non preveda la pausa pranzo e a tutti i soggetti che hanno instaurato un rapporto di collaborazione anche non subordinato.
Tra i vantaggi del buono pasto vi è anche quello che può essere utilizzato dal dipendente non soltanto come servizio sostitutivo di mensa, ma anche per l’acquisto di prodotti alimentari presso i supermercati convenzionati.
Si precisa che il buono pasto consente all’utilizzatore di ricevere un servizio sostitutivo di mensa di importo pari al valore facciale; non è cedibile, né cumulabile oltre il limite di otto buoni né commerciabile o convertibile in denaro e non dà diritto a resto.
In ogni caso l’esercente che ritira il buono pasto può decidere discrezionalmente se rilasciare all'utilizzatore finale un resto, riportato sullo scontrino, da utilizzare per le volte successive.
Secondo la normativa il buono pasto è utilizzabile fino alla scadenza riportata sullo stesso.
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