Il Ministero dell'interno, sul proprio sito internet, ha reso noto che è stato approvato nell'ultimo Consiglio dei Ministri uno schema di DLgs che attua la direttiva 2004/114/Ce relativa alle condizioni di ammissione dei cittadini di Paesi terzi per motivi di studio, scambio di alunni e tirocinio non retribuito o volontario.
La finalità è quella di agevolare la migrazione tra i diversi Paesi per il reciproco arricchimento culturale e per favorire una maggiore comprensione tra i diversi popoli.
I soggiorni in ogni caso hanno durata temporanea.
Ricorda il Ministero che la disciplina di tale tipologia di soggiorno già esiste, il Dlgs ha solo provveduto ad integrare la regolamentazione in essere con una serie di agevolazioni all'ingresso come ad esempio la possibilità per il cittadino straniero che ha fatto ingresso in un altro Paese dell'Unione per motivi di studio, di entrare in Italia per proseguire tali studi o per integrarli, senza la necessità di richiedere il visto d'ingresso. Questa possibilità è consentita nell'ambito di un programma di scambio comunitario o bilaterale con il Paese di origine, ovvero quando lo straniero sia stato autorizzato a soggiornare per almeno 2 anni per motivi di studio, in un altro Paese della UE.