Aumenti retributivi dal 2026 per i lavoratori domestici
A cura della redazione
Assindatcolf rende noto che dal 1° gennaio 2026 le buste paga di colf, badanti e baby sitter potranno essere più pesanti, per effetto dell’adeguamento dell’indice Istat dei prezzi al consumo e per il rinnovo del Ccnl di settore, che dal punto di vista delle retribuzioni ha previsto un aumento complessivo di 100 euro lordi sui minimi sindacali, distribuito su 4 tranche nel prossimo triennio.
In particolare: 40 euro dal 1° gennaio 2026, 30 euro dal 1° gennaio 2027, 15 euro dal 1° gennaio 2028 e 15 euro dal 1° settembre 2028.
L’Associazione datoriale sottolinea che si tratta di minimi retributivi, ovvero di valori al di sotto dei quali non è possibile scendere nella definizione della retribuzione, ma che sicuramente possono essere maggiori seguendo una logica di mercato. Dunque, se la retribuzione del lavoratore è già superiore ai nuovi minimi, nessun aumento salariale sarà dovuto.
Tuttavia, i costi a carico del datore di lavoro saranno sicuramente incrementati, per effetto dei nuovi valori contributivi, che si rivalutano annualmente sulla base dell’indice Istat dei prezzi al consumo.
Assindatcolf ricorda che per gli addetti all'assistenza di persone non autosufficienti, il datore di lavoro può detrarre dall'imposta lorda il 19% delle spese sostenute, per un importo massimo di 2.100 euro l'anno. La detrazione spetta al soggetto non autosufficiente o ai familiari che affrontano la spesa. Si può usufruire della detrazione se il reddito complessivo è inferiore a 40.000 euro.
Inoltre è possibile dedurre dal reddito complessivo fino a 1.549,37 euro all’anno della quota a carico del datore di lavoro dei contributi previdenziali versati per il lavoratore domestico, indipendentemente dalla tipologia di mansione.
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