Cigs in deroga e obbligo di assistenza da parte dell'associazione datoriale
A cura della redazione

Il Ministero del Lavoro, con risposta ad Interpello n. 62 del 30 luglio 2009, ha reso noto che non vi è alcun obbligo di assistenza o rappresentanza in capo alle aziende che vogliano fruire degli ammortizzatori sociali in deroga.
In particolare, il Ministero, nel rispondere al quesito posto dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro sull'eventuale "conflittualità" tra le previsioni di legge e quelle contenute nel "Protocollo Linee Guida per l'applicazione dell'Accordo 30 marzo 2009 sulla CIGS in deroga" sottoscritto il 19 maggio u.s. e adottato dalla Regione Veneto, che sembrerebbero introdurre "un vero e proprio obbligo" in capo alle imprese che vogliano fruire degli ammortizzatori in deroga di farsi assistere e/o rappresentare dalle associazioni di categoria, ha chiarito che dal complesso normativo non si rinviene alcun obbligo gravante sull'impresa di farsi assistere dalle associazioni di categoria, per cui la comunicazione di avvio della procedura può essere effettuata dall'impresa senza l'assistenza dell'associazione datoriale e quest'ultima non deve intervenire necessariamente, a pena di invalidità della procedura, nella fase del confronto sindacale né necessariamente sottoscrivere l'accordo sindacale con le organizzazioni dei lavoratori.
Secondo lo stesso Ministero è in questo quadro regolatorio che va inserita la problematica di carattere ermeneutico concernente il rapporto tra normativa di carattere generale ed i contenuti di eventuali linee guida o protocolli regionali - nel caso di specie il "Protocollo Linee Guida per l'applicazione dell'Accordo 30 marzo 2009 sulla CIGS in deroga" - che disciplinano ulteriori aspetti, anche di carattere procedimentale, in ordine alla concessione dei trattamenti in deroga.
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