Colf e badanti: aggiornate le FAQ del Ministero dell'Interno
A cura della redazione

Il Ministero dell'Interno, nell'apposita sezione del sito internet dedicata all'emersione del lavoro irregolare di colf e badanti, ha aggiornato le risposte alle principali domande (FAQ) relative alla procedura da seguire.
In particolare, si segnalano le seguenti indicazioni:
- l'esistenza di un vincolo di parentela o affinità con il lavoratore non esclude la sussistenza di un contratto di lavoro domestico purché il rapporto di lavoro sia provato ed in presenza della relativa retribuzione. L'onere di provare l'esistenza del rapporto di lavoro domestico ricade sul datore di lavoro. Nel caso del coniuge, il rapporto di lavoro domestico è possibile soltanto quando il datore di lavoro abbia menomazioni tali da renderlo non autosufficiente e per le quali sia stata riconosciuta l'indennità di accompagnamento; pertanto, in tali ipotesi, la domanda di emersione può riguardare soltanto le badanti;
- è possibile regolarizzare colf e badanti, da tempo residenti sul territorio nazionale, che abbiano per un breve periodo interrotto il rapporto di lavoro per raggiungere i profili familiari nella patria di origine. La sanatoria è possibile in quanto il rapporto di lavoro domestico prevede il diritto di usufruire di permessi per ferie, malattia, visite mediche, ecc. che non interrompono il rapporto di lavoro;
- il figlio non convivente con i genitori può presentare istanza di emersione per una colf che presta servizio presso gli stessi genitori. E' comunque necessario che il figlio possegga il requisito di reddito, e con la precisazione che il reddito dei genitori non può essere cumulato con quello del figlio, in quanto non conviventi con quest'ultimo;
- il Ministero, infine, dà parere negativo circa la possibilità di presentare domanda di emersione per un lavoratore impiegato presso più datori di lavoro per un numero di ore settimanali che cumulativamente supera il monte ore previsto (20 ore), mentre per ogni singolo lavoratore non raggiunge il limite minimo.
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