La Corte di Giustizia europea, con la Sentenza 1° aprile 2004, ha condannato l'Italia per non aver tentato di recuperare le agevolazioni illegittimamente concesse in materia di contratti di formazione e lavoro. In particolare, lo stato italiano non ha provveduto, in ottemperanza alla Decisione n. 2000/128/Ue, ad adottare iniziative concrete per il recupero degli sgravi illegittimi dei contratti di formazione e lavoro relativi al periodo 1995 - 2001. Infatti l'Italia, secondo i giudici, si sarebbe limitata ad adottare solamente delle "misure preparatorie", senza essere in grado di provare l'impossibilità del recupero degli sgravi illegittimi.