Contratti a termine: i vecchi intervalli previsti dal CCNL sono superati da quelli del Decreto occupazione
A cura della redazione
Il Ministero del lavoro, con la nota 4/10/2013 n.5426, ha precisato che gli accordi collettivi che hanno previsto la riduzione degli intervalli temporali tra due contratti a termine a 20 e 30 giorni (a seconda che il contratto a tempo determinato sia pari o superiore a 6 mesi), in luogo di quelli della Legge Fornero fissati in 60 e 90 giorni, devono ritenersi superati da quelli nuovi di 10 e 20 giorni individuati dal DL 76/2013 (L. 99/2013).
Pertanto i contratti collettivi che verranno rinnovati dopo l’entrata in vigore del Decreto occupazione dovranno tener conto dei nuovi intervalli di 10 e 20 giorni, salvo prevedere validamente una riduzione se non addirittura un azzeramento degli stessi nei casi previsti dalla disciplina pattizia con effetti normativi nei confronti di tutti i soggetti rientranti nel campo di applicazione dei predetti accordi.
In ogni caso, conclude la nota ministeriale, i contratti collettivi, nell’ambito della loro autonomia, potranno anche prevedere intervalli di maggior durata (quindi superiori a 10 e 20 giorni), ma queste disposizioni potranno produrre effetti solo nei confronti delle parti stipulanti.
Riproduzione riservata ©