Il Governo ha modificato il testo del decreto legislativo che attua la legge delega sul c.d. Jobs Act riguardante il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, eliminando l’art.11 sul contratto di ricollocazione.

La modifica governativa non intende eliminare uno strumento che può risultare utile all’occupazione, ma semplicemente sposta la disposizione nel decreto che si occuperà della riforma degli ammortizzatori sociali.

In merito all’offerta di conciliazione che il datore di lavoro può proporre al lavoratore, la bozza del decreto evidenzia le cifre che lo Stato metterà a disposizione per compensare le minori entrate derivanti dal fatto che le somme erogate durante la conciliazione facoltativa, predisposta dall’articolo 6, non sono imponibili ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e non sono assoggettate a contribuzione previdenziale.

Tutte le altre norme invece non hanno subito modiche. Il decreto adesso passa alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato.