Crisi industriale complessa: controlli automatizzati per la mobilità in deroga
A cura della redazione
L’INPS, con il messaggio n. 3205 del 27 ottobre 2025, fa seguito alle indicazioni operative fornite dal Ministero del lavoro n. 16/2025, per precisare che sono attivi nuovi controlli automatizzati in ordine ai beneficiari del trattamento di mobilità in deroga riconosciuto ai lavoratori che operano in un’area di crisi industriale complessa di cui all’art.44, c. 11-bis del Dlgs 148/2015.
In particolare, la circolare ministeriale ha precisato che prima di procedere a qualsiasi autorizzazione del trattamento di mobilità in deroga, le Regioni devono presentare al Ministero del lavoro il piano regionale di politiche attive del lavoro contenente, oltre alle specifiche misure di politica attiva, anche l’elenco nominativo e il codice fiscale dei lavoratori interessati, la data di cessazione del precedente trattamento di mobilità ordinaria o in deroga, il periodo di godimento del trattamento concesso in prosecuzione (data “dal” e data “al”) e il costo dello stesso.
Spetta al Ministero del lavoro, dopo aver effettuato la valutazione di propria competenza, comunicare all’INPS e alla Regione che quest’ultima può procedere all’autorizzazione dei trattamenti.
Una volta ricevuto l’assenso da parte del Ministero del Lavoro, la Regione emana un decreto di concessione conforme, in relazione all’elenco dei beneficiari, alla durata del trattamento e al periodo concesso, a quanto valutato positivamente dal medesimo Ministero.
Al fine di consentire la verifica della rispondenza tra quanto comunicato dalla Regione al Ministero del Lavoro e il flusso inviato dalla Regione stessa all’Istituto, sono previsti dei controlli automatizzati in ordine ai beneficiari e alla verifica della continuità del trattamento.
In particolare, detti controlli automatizzati sono diretti a verificare la presenza dello stesso codice fiscale indicato nella comunicazione ministeriale. Inoltre, viene verificato che il periodo indicato sia coerente con il periodo presente nella comunicazione ministeriale o, comunque, compreso nello stesso.
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