Il Decreto Dignità è legge
A cura della redazione

Con 155 voti favorevoli, 125 contrari e un astenuto, l'Assemblea di Palazzo Madama, martedì 7 agosto, ha approvato definitivamente il ddl di conversione, con modificazioni, del DL 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese. Il provvedimento, giunto in Aula senza relatore, è articolato in quattro capi e reca misure per il contrasto al precariato (riduzione a 24 mesi della durata massima dei contratti a tempo determinato, reintroduzione dell'obbligo di motivarli, aumento dell'indennità di licenziamento ingiustificato, incremento della contribuzione ad ogni rinnovo che può essere recuperato in caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato); misure finalizzate alla continuità didattica (copertura di posti di docente vacanti e disponibili nelle scuole dell'infanzia e nella scuola primaria); misure per il contrasto alla delocalizzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali (restituzione dei benefici fiscali da parte delle imprese che delocalizzano nell'Unione europea e sanzioni aggiuntive per quelle che delocalizzano al di fuori dell'Unione); misure per il contrasto del disturbo da gioco d'azzardo (divieto di pubblicità per giochi e scommesse); misure in materia di semplificazione fiscale (superamento di redditometro, spesometro e split payment). La Camera ha approvato diverse modifiche, tra cui la disciplina della somministrazione, e ha introdotto ulteriori articoli che riguardano l'esonero contributivo per favorire l'occupazione giovanile, le disposizioni per favorire il lavoratore nell'ambito delle prestazioni occasionali, le formule di avvertimento di rischio e il monitoraggio dell'offerta di gioco, la tutela dei minori e l'istituzione del logo no slot, la proroga della fatturazione elettronica per le cessioni di carburante, la compensazione delle cartelle esattoriali.
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