Il decreto legge predisposto dal C.d.M., in attesa della firma del Capo dello Stato a cui seguirà la pubblicazione sulla G.U., contiene una serie di misure economico fiscali tra cui l’erogazione di un credito d’imposta (bonus) da applicare sui redditi di lavoro dipendente e assimilato compresi tra € 8.000 e € 26.000.

Il beneficio non spetterà a tutti i lavoratori ma solo a coloro che percepiscono redditi al di sotto dei 26.000 euro/anno. In particolare:

a coloro che hanno un reddito tra 8.001 a 24.000 euro: spetterà un credito di € 640 (€ 80 mese da maggio 2014 per 8 mesi – in ogni caso si tratta di un bonus in funzione del reddito annuo).

A coloro che hanno un reddito tra 24.001 a 26.000 euro: spetterà un credito di € 640 decrescente, nel senso che il credito spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro. La formula da utilizzare per il calcolo esatto del bonus è la seguente: [640x(26.000-reddito complessivo)/2000].

Si ricorda che il credito è rapportato al periodo di lavoro nell’anno e presupposto per il suo riconoscimento è l’esistenza di un debito IRPEF dopo aver applicato le detrazioni di lavoro dipendente.

Il bonus è ovviamente assegnato dal sostituto d’imposta.

Per l'anno 2014, i sostituti d'imposta, riconoscono il credito eventualmente spettante, ripartendolo fra le retribuzioni erogate successivamente alla data di entrata in vigore del predetto decreto, a partire dal primo periodo di paga utile.