Definito l'indice previsionale IPCA per adeguare i salari all'inflazione
A cura della redazione

Confindustria, con la circolare 3/06/2009 n.19201, ha reso noto che l'ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economica) ha ufficialmente comunicato i valori dell'indice previsionale di inflazione IPCA depurati dai prezzi dei beni energetici importati per gli anni 2009-2012 che devono essere utilizzati in sede di rinnovo contrattuale della parte economica per adeguare i salari all'inflazione.
L'intervento dell'ISAE fa seguito all'accordo interconfederale sottoscritto il 15/04/2009 da Confindustria e da tutte le parti sociali (ad eccezione della CGIL che però a livello aziendale e di categoria sta firmando rinnovi contrattuali che di fatto recepiscono i contenuti dell'accordo separato).
In particolare gli indici sono pari all'1,5% per il 2009, all'1,8% per il 2010, al 2,2% per il 2011 e all'1,9% per il 20120 e prenderanno il posto dell'inflazione programmata (nata per chiudere l'era della scala mobile ossia l'adeguamento automatico degli stipendi all'incremento dei prezzi rilevato annualmente).
Per il triennio 2009-2011 è prevista una crescita dell'inflazione del 5,6% mentre in quello 2010 - 2012 del 6%.
Ogni anno entro il mese di maggio l'Isae dovrà fornire il dato relativo all'anno in corso e al successivo triennio contrattuale, verificando eventuali scostamenti tra l'inflazione prevista e quella reale, sempre al netto della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati.
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