Esonero contributivo e tutele crescenti: situazioni a confronto per verificare la convenienza
A cura della redazione

La redazione di lavorofacile.it ha elaborato una prospetto che mette a confronto tra loro tre assunzioni a tempo indeterminato effettuate dopo il 7/03/2015 (data di entrata in vigore del DLgs 23/2015), di lavoratori con qualifica impiegatizia, a cui è riconosciuta una retribuzione annua differente, al fine di comprendere l’effettiva convenienza per il datore di lavoro che al termine del triennio recede dal rapporto, dopo aver fruito per tre anni dell’esonero contributivo.
La prima assunzione fa riferimento ad un impiegato con il quale è stata pattuita una RAL di 24.000 euro. In questo caso l’esonero contributivo totale dopo tre anni ammonterà a 21.198 euro. Se il datore di lavoro recede senza motivazione al termine del triennio, dovrà corrispondere al lavoratore un’indennità pari a 12.000 euro a cui si dovrà aggiungere il contributo di licenziamento pari a 1.470 euro. La differenza tra quanto risparmiato sul piano contributivo avvalendosi dell’esonero e quanto deve essere corrisposto a seguito del recesso è pari a 8.028 euro. Questo importo sale a 14.028 euro se il datore di lavoro offre al dipendente la conciliazione facoltativa per evitare il giudizio.
La situazione cambia sensibilmente invece se la RAL riconosciuta al lavoratore è pari a 39.000 euro. In questo caso l’esonero contributivo totale dopo tre anni ammonterà a 24.180 euro. Se il datore di lavoro recede senza motivazione al termine del triennio, dovrà corrispondere al lavoratore un’indennità pari a 19.500 euro a cui si dovrà aggiungere il contributo di licenziamento pari a 1.470 euro. La differenza tra quanto risparmiato sul piano contributivo avvalendosi dell’esonero e quanto deve essere corrisposto a seguito del recesso è pari a 3.210 euro. Questo importo sale a 12.960 euro se il datore di lavoro offre al dipendente la conciliazione facoltativa per evitare il giudizio.
Dal confronto tra le due situazioni emerge che il datore di lavoro che trarrà maggiore vantaggio dal recesso dopo tre anni di fruizione dell’esonero contributivo per aver assunto il lavoratore dopo il 7/03/2014 è colui che ha pattuito con il lavoratore una RAL di importo inferiore. In sostanza più alta sarà la RAL e minore sarà la convenienza a licenziare il lavoratore al termine del triennio.
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