Festività 2012: senza il DPCM tutto resta come prima
A cura della redazione

L’ANCI, con una nota dell’11 gennaio 2012, ha precisato che in assenza del DPCM che avrebbe dovuto dare attuazione all’art.1, c.24 del DL 138/2011 (convertito in L. 148/2011), secondo cui alcune festività cadenti durante la settimana vengano differita al venerdì precedente ovvero al lunedì seguente la prima domenica immediatamente successiva ovvero coincidano con tale domenica.
La disposizione normativa, secondo il legislatore, visto il protrarsi della congiuntura economica, trova la sua ratio nella necessità di scoraggiare l’invalso costume dei ponti a cavallo delle festività civili e religiose.
Le festività e/o ricorrenze interessate dal differimento, ad esclusione di quelle concordate con la Santa Sede sono: le festività introdotte dallo Stato, le celebrazioni nazionali e le festività dei Santi Patroni, ad esclusione del 25 aprile (festa della liberazione), del 1° maggio (festa del lavoro), e del 2 giugno (festa nazionale della Repubblica).
Secondo l’ANCI tutto resta invariato, oltre che per l’assenza del DPCM, anche perché la disposizione legislativa non apporta alcuna modifica diretta alla normativa in merito alle date delle predette ricorrenze.
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