In G.U. la Manovra Monti
A cura della redazione

E’ stato pubblicato sulla G.U. n. 284 del 6/12/2011 il DL 6/12/2011 n.201, meglio conosciuto come Manovra Monti, che prevede tra l’altro l’applicazione del sistema contributivo pro-rata dal 1° gennaio 2012 a tutti oltre alla cancellazione del sistema delle quote (età anagrafica sommata all’anzianità contributiva) utilizzato sino ad ora per l’accesso alla pensione di anzianità.
In particolare dal 1° gennaio p.v. i lavoratori uomini nel settore privato e le lavoratrici della P.A. potranno fruire della pensione di vecchiaia soltanto se hanno compiuto 66 anni di età che diventeranno 67 dal 2022. Invece le lavoratrici del settore privato possono accedere alla pensione di vecchiaia con il compimento dei 62 anni di età, che aumenterà progressivamente fino ad conformarsi a quella degli uomini a 66 anni nel 2018.
Sarà possibile anticipare l’accesso alla pensione, a prescindere dall’età anagrafica, soltanto se in possesso di 42 anni ed un mese di versamenti contributivi (per gli uomini) o 41 anni e un mese (per le donne). Nel 2013 e nel 2014 i requisiti verranno aumentati di un ulteriore mensilità. In questo caso però è prevista una penalità pari al 2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni (che diventeranno 66 dal 2012).
E’ anche prevista una norma premiale. Dai 62 ai 70 anni per le donne del settore privato vige il c.d. pensionamento flessibile, con l’applicazione dei relativi coefficienti di trasformazione calcolati fino a 70 anni. Per i lavoratori e per le lavoratrici del settore pubblico invece la fascia di flessibilità opererà tra i 66 ed i 70 anni.
Si segnala inoltre che la Manovra prevede l’introduzione di uno sgravio IRAP per le donne e per i giovani under 35. In particolare lo sconto già previsto ed utilizzato fino ad oggi pari a 4.600 euro su base annua per ogni lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato, impiegato nel periodo d’imposta, aumenterà fino a 10.600 euro per i lavoratori di sesso femminile e per i giovani con meno di 35 anni.
La deduzione IRAP sale ulteriormente a 15.200 euro contro gli attuali 9.200 euro se le donne o i giovani under 35 vengono assunti nelle imprese del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
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