Interpello Minlavoro: controlli a distanza e traffico telefonico
A cura della redazione
Il Ministero del lavoro, con la nota prot. 6/06/2006 n.218, rispondendo ad un'istanza di interpello, ha fornito precisazioni in merito alla necessità di attivare la procedura di cui all'art. 4, c.2, L. 300/70 relativamente all'installazione di apparecchiature volte ad effettuare un più incisivo controllo dei costi del servizio telefonico ed una più corretta imputazione contabile di tali costi alle singole unità organizzative dell'azienda stessa.
A tal fine il Ministero distingue due situazioni.
Per quanto riguarda l'imputazione contabile dei costi telefonici al centro di costo nel suo complesso, non derivando alcun controllo sull'attività dei lavoratori, è esclusa la procedura prevista dallo Statuto dei lavoratori.
Invece nel caso in cui l'imputazione contabile sia effettuata nei confronti delal singola utenza, è necessario verificare caso per caso se da tale operazione deriva anche un controllo indiretto dell'attività lavorativa dei dipendenti.
Ad esempio detto controllo ha luogo nelle attività di telemarketing dove l'uso del telefono risulta indispensabile.
Sull'argomento si era pronunciata anche la Pretura di Milano con la sentenza 2/07/1981 escludendo l'obbligatorietà di ricorrere alla procedura prevista dalla Legge 300/70 nel caso in cui pur sussistendo un sistema in grado di registrare l'apparecchio chiamato ed il numero della postazione dalla quale è effettuata la chiamata è attiva in azienda una rotazione del personale che usufruisce della stessa psotazione così da impedire una diretta e inequivocabile correlazione tra l'apaprecchio dal quale le chiamate vengono effettuate ed il lavoratore.