Le proposte del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, per l’assistenza domiciliare.
A cura della redazione
Il P.N.R.R. include la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Questa riforma non prevista nella versione del P.N.R.R. presentata a gennaio dal Governo Conte, è stata ora inserita in quella finale, da parte del Governo Draghi, in seguito ad un’intensa pressione avuta da numerose realtà della società civile, che le Istituzioni hanno di fatto ascoltato. Queste realtà hanno poi dato vita al Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza, composto attualmente 43 organizzazioni, che rappresentano gli anziani non autosufficienti, i loro familiari, i pensionati, gli operatori del welfare e i gestori dei servizi, affiancate dal Network Non Autosufficienza per il coordinamento scientifico.
Questo Patto si basa su tre punti fondamentali.
Il primo, cominciando a fornire migliori risposte a casa ad anziani e famiglie, già dal 2022, senza attendere l’introduzione della riforma, prevista tra il 2023 e il 2024. Per questo l’intenzione è di proporre misure da adottare con la legge di bilancio 2022.
Il secondo è di sfruttare il periodo precedente alla riforma per iniziare a modificare le risposte nella direzione che essa imprimerà, tenuto conto che l’attuazione dei cambiamenti nei territori è sempre complessa.
Terzo, evitare che le misure attivate ora siano in contrasto con gli scopi della riforma, evitando il rischio di disperdere i nuovi investimenti già previsti nel P.N.R.R. per le cure domiciliari.
Il Patto ritiene che questo è il momento opportuno di presentare la proposta specifica sulla domiciliarità, in quanto gli investimenti del P.N.R.R. e le recenti normative hanno concentrato i nuovi stanziamenti per gli anziani non autosufficienti proprio nei servizi domiciliari ed il loro utilizzo è in via di definizione.
Tuttavia, si è consapevoli che il rafforzamento dell’assistenza ai non autosufficienti dovrà poggiare sullo sviluppo dell’intera filiera dei servizi coinvolti, semi-residenziali e residenziali; sul potenziamento degli interventi a sostegno dei caregiver e dei familiari; sulla revisione dell’indennità di accompagnamento e sulla regolazione delle attività delle assistenti familiari.