Il Piano straordinario contro le mafie introdotto dalla L. n. 136/2010 fa parte di un più ampio quadro strategico-politico costituito da una serie articolata di interventi varati per contrastare la criminalità organizzata (tra questi, per esempio, vi è anche la recente istituzione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati, operata dal D.L. n. 4/2010, convertito dalla legge n. 50/2010). In conclusione, segnaliamo che, oltre alle due disposizioni in commento (art. 4 e 5 della L. n. 136/2010), vi sono state di recente delle interessanti iniziative di contrasto della criminalità organizzata nell’ambito del settore dei lavori edili. In particolare, si ricordano:

- la c.d. “direttiva cave” indirizzata dal Ministro dell’Interno Maroni ai prefetti sui controlli antimafia degli appalti pubblici di attività imprenditoriali legate al ciclo del calcestruzzo (prot. ingresso 23 giugno 2010 n. 4610) che ha previsto la creazione delle c.d. white lists di imprese affidabili.
Appalti sul calcestruzzo: controlli antimafia contro il rischio di infiltrazioni
- l’approvazione da parte del CdM n. 103 del 30 luglio 2010 di uno schema di D.P.R. recante un regolamento che disciplina le modalità di rilascio delle informazioni antimafia relative agli accessi e agli accertamenti effettuati presso i cantieri delle imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori pubblici (Atto del Governo n. 217).