Migliorare la soddisfazione dei dipendenti prevale sui vantaggi fiscali
A cura della redazione

Secondo il rapporto Welfare Index 2019 PMI gli obiettivi principali cui puntano i datori di lavoro che adottano piani welfare sono due: da un lato il miglioramento della soddisfazione dei lavoratori e di conseguenza il clima interno all’azienda e dall’altro l’incremento della produttività del lavoro.
Sono invece secondari, pur restando estremamente importanti, gli altri scopia, quali: il contenimento del costo del lavoro grazie ai vantaggi fiscali concessi dalla normativa, la fidelizzazione dei lavoratori strettamente correlata alla soddisfazione, il miglioramento dell’immagine e della reputazione aziendale, integrare le prestazioni del sistema socio-sanitario carenti sul territorio e ridurre l’assenteismo.
E’ logico che l’ordine di importanza di questi obiettivi varia in forza del settore produttivo e delle dimensioni aziendali.
In particolare, per quasi tutti i settori (industria, commercio e servizi, studi professionali, agricoltura e terzo settore) l’obiettivo principale è il miglioramento della soddisfazione dei lavoratori, mentre per le aziende artigiane è fondamentale che un piano welfare abbia come fine quello di incentivare la produttività del lavoro.
Se invece si analizza il quadro della situazione prendendo come parametro la dimensione aziendale, emerge che più l’impresa è di grandi dimensioni e maggiore è l’interesse per il miglioramento della soddisfazione dei lavoratori e del clima aziendale.
Le micro imprese e le PMI ritengono invece che sia importante anche che il piano welfare adottato abbia come finalità quello di incentivare la produttività del lavoro.
Infine più l’azienda è piccola e maggiore è l’importanza che viene data al miglioramento dell’immagine e della reputazione aziendale.
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