Il Ministero del lavoro è intenzionato a rilanciare l'istituto della certificazione dei contratti al fine di contenere sempre più le violazioni commesse dai datori di lavoro e le conseguenti contestazioni da parte degli ispettori ministeriali. E' per questo motivo che a breve verrà diffusa una circolare con la quale vengono fornite istruzioni e chiarimenti utili al ricorso di questo importante istituto. Infatti la certificazione, che ricordiamo non determina la qualificazione del contratto, cambierà la portata di quest'ultimo rispetto a quello non certificato. Più precisamente il contratto certificato è caratterizzato dalla natura volontaria dell'istituto, dalla richiesta congiunta presentata dalle parti e dalla verifica del contratto effettuata dalla Commissione. In sostanza una volta certificato, il contratto avrà effetto non solo tra le parti, ma anche nei confronti dei terzi, salvo pronuncia di una sentenza di merito a seguito di un ricorso giurisdizionale. Si ricorda che gli enti preposti alla certificazione sono gli Enti Bilaterali nel territorio di riferimento, le Università pubbliche e private ( per il momento solo l'Università di Modena ha emesso quattro certificazioni), il Ministero del lavoro, le Direzioni Provinciali del lavoro e le Province, i Consigli provinciali dell'ordine dei consulenti del lavoro. Questi ultimi solo per i contratti stipulati nel territorio di competenza.