Minwelfare: prima degli stranieri pensiamo ai disoccupati italiani
A cura della redazione
''Tutti i lavoratori sono naturalmente una ricchezza per il Paese, pero' il Governo deve sviluppare politiche che aumentino prima di tutto il tasso di occupazione degli italiani senza lavoro''. Lo precisa il Ministro del Welfare Roberto Maroni.
''Prima di chiamare e fare entrare extracomunitari si pensi ai disoccupati italiani - sottolinea Maroni -. Il primo compito del Governo e degli imprenditori e' fare in modo che i lavoratori italiani disoccupati o espulsi dal mercato del lavoro vi possano rientrare. Dopo di questo, eventualmente, ci occuperemo anche di quelli che vivono nel resto del mondo''.
Maroni inoltre evidenzia come l'indicazione diffusa secondo la quale gli italiani rifiuterebbero di occuparsi di lavori umili destinati quindi agli extracomunitari sia una leggenda metropolitana.
''Vorrei esaminare i dati scientifici su questo tema - continua Maroni -. Ho incontrato tanti italiani espulsi dal mercato del lavoro e che vogliono
rientrarvi. L' indicazione che non vogliono occuparsi di lavori poco pregiati e' una delle tante affermazioni che non hanno fondamento''.
Per quanto riguarda la situazione del Nordest, con un alto tasso di licenziamenti che hanno coinvolto in questi ultimi mesi gli immigrati, Maroni ha sottolineato che ''il problema sociale in realta' esiste soprattutto per gli italiani che vengono licenziatie che hanno famiglie da mantenere. Per noi e' questo il primo problema. Gli immigrati sanno che il loro soggiorno da noi e' temporaneo finche' dura il lavoro, dopo di che sanno che quando lo perdono possono essere rimpatriati. Queste sono le regole: se uno le accetta sa cosa gli puo' succedere''.
"Con la legge Biagi - conclude Maroni - si possono avere forme di avviamento al lavoro dei disoccupati: ecco la strada che va presa''.