Il Governo, con un emendamento depositato nelle commissioni Bilancio e Finanze, in data 13 dicembre 2011, ha apportato alcune modifiche al D.L. 201/2011 (Salva Italia).

In particolare, per ciò che concerne la riforma previdenziale, si segnala quanto segue:

- Viene ridotta di un punto percentuale (dal 2% all’1%) all’anno la penalizzazione per coloro che decidano di andare in pensione anticipatamente a 61 o a 60 anni di età con il canale contributivo dei 42 anni e 1 mese, per gli uomini, e 41 anni e 1 mese, per le donne;

- Viene garantita, per il 2012, l’indicizzazione al 100% per gli assegni fino a tre volte il trattamento minimo INPS, cioè per le pensioni comprese tra € 936 e € 1.402;

- Viene aumentata in maniera più consistente l’aliquota contributiva per i lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS, che arriverà fino al 24% nel 2018, con un primo aumento, già a partire dal 1° gennaio 2012, dell’1,3%;

- È previsto un contributo di solidarietà del 15% per le pensioni che superino i 200 mila euro lordi annui.