Il Ministero dell’economia, con il decreto 16/12/2014 (in G.U. 301/2014) ha reso noto che, per effetto dell’adeguamento agli incrementi della speranza di vita, dal 1° gennaio 2016 i requisiti necessari per accedere ai trattamenti pensionistici sono incrementati di 4 mesi ed i valori di somma di età anagrafica e anzianità contributiva sono incrementati di 0,3 unità.

Il decreto ministeriale fa seguito alla nota dell’Istat del 21/11/2014 con cui è stata comunicata la variazione della speranza di vita all’età di 65 anni e relativa alla media della popolazione residente in Italia, tra l’anno 2010 e l’anno 2013, che risulta pari a 0,3 decimi di anno. Questo dato trasformato in dodicesimi di anno equivale ad una variazione di 0,4 che, a sua volta arrotondato in mesi, corrisponde ad una variazione pari a 4 mesi.

In concreto quindi per accedere alla pensione anticipata gli uomini dovranno avere 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre per le donne 41 anni e 10 mesi di contributi.

Invece per accedere alla pensione di vecchiaia i lavoratori dipendenti e autonomi e le lavoratrici del settore pubblico dovranno avere 66 anni e 7 mesi di età. Mentre le lavoratrici dipendenti private dovranno avere 64 anni e 1 mese di età e se autonome 65 anni e 1 mese.