Pensioni: prorogata la mobilità per 36 lavoratori non rientranti nel contingente delle 10.000 unità
A cura della redazione

Il Ministero del lavoro, con il decreto 1/07/2016, pubblicato sulla G.U. n. 232/2016, ha disposto il prolungamento del trattamento di mobilità per 36 lavoratori che, nel 2016, non rientrano nel contingente delle 10.000 unità previsto dall’art. 12 del DL 78/2010 (L. 122/2010), benché maturino i requisiti per l’accesso alla pensione a decorrere dal 1° gennaio 2011 e comunque entro il periodo di fruizione del trattamento a sostegno del reddito.
L’articolo 12 citato stabilisce che le disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici vigenti prima della entrata in vigore del DL 78/2010, continuano ad applicarsi, nel limite di 10.000 soggetti che maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2011, alle seguenti categorie di lavoratori di cui alle lettere a), b) e c) del citato comma 5:
- lavoratori collocati in mobilità ordinaria, su tutto il territorio nazionale, sulla base di accordi stipulati anteriormente al 30 aprile 2010 che maturano i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità di cui all’articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223;
- lavoratori collocati in mobilità lunga, ai sensi delle leggi n.176/1998, n.81/2003 e n.296/2006, per effetto di accordi collettivi stipulati entro il 30 aprile 2010;
- lavoratori che al 31 maggio 2010 – data di entrata in vigore del decreto legge n.78 del 2010 – risultavano titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore.
In particolare, il prolungamento è concesso per un numero di mensilità non superiore al periodo di tempo intercorrente tra la data computata con riferimento alle disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici vigenti prima della data di entrata in vigore del citato decreto Legge n.78 del 2010 e la data della decorrenza del trattamento pensionistico computata sulla base di quanto stabilito dall’articolo 12 del medesimo decreto legge.
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