Permessi per assistere portatori di handicap riproporzionati in presenza di CIGO
A cura della redazione

Il Ministero del lavoro, con la circolare 03/10/2008 n.46, rispondendo ad un'istanza di interpello, ha precisato che i permessi riconosciuti dall'art. 33, c.3, L. 104/92 ai lavoratori dipendenti per l'assistenza a familiari portatori di handicap devono essere riproporzionati se l'azienda ha ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria.
Il Ministero del lavoro giunge a questa conclusione richiamando le circolari 133/2000 dell'INPS e 34/2000 dell'Inpdap sul riconoscimento dei predetti permessi in caso di lavoratori part time. In queste due circolari gli Istituti previdenziali hanno evidenziato che in presenza di contratto a tempo parziale il numero dei giorni di permesso spettanti va ridotto in proporzione alle giornate effettivamente lavorate. Questa interpretazione in forza anche del principio di non discriminazione può essere estesa anche ai lavoratori in CIGO, che prestano attività lavorativa in misura inferiore rispetto ai dipendenti obbligati a prestare attività lavorativa tutti i giorni lavorativi del mese.
Assodato che il numero dei permessi va riproporzionato, il Ministero precisa che per le modalità si possa far riferimento alla circolare INPS 128/2003 secondo cui per ogni 10 giorni di assistenza continuativa, spetta al richiedente un giorno di permesso ex L. 104/92. L'applicazione del criterio in questione comporta che quando l'assistenza sia inferiore a 10 giorni continuativi non da diritto a nessuna giornata o frazione di essa. Anche per i periodi superiori a 10 giorni (es: 19 giorni), ma inferiori a 20 spetterà un solo giorno di permesso.
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