Il Ministero del lavoro, con la nota 22/07/2010 n.3361, ha precisato che per gli stranieri extracomunitari che già soggiornano in Italia regolarmente è possibile la conversione del permesso di soggiorno da studio a lavoro autonomo per svolgere un’attività con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto.
A tal fine le DPL avranno il compito di verificare se sussiste ancora la disponibilità di una quota per la conversione del permesso. In caso di esito positivo lo Sportello unico per l’immigrazione autorizzerà la conversione.
In questo caso precisa il Ministero del lavoro, è necessario che le DPL verifichino attentamente la sussistenza dei requisiti qualificanti il contratto a progetto che si intende stipulare.
Un aiuto alla qualificazione viene dalle circolari del Minlavoro 1/2004, 17/2006 e 4/2008 che indicano in maniera dettagliata quando un contratto a progetto può qualificarsi come contratto di lavoro autonomo.
Rimangono invece esclusi dal lavoro a progetto gli stranieri che sono al loro primo ingresso in Italia. Infatti in questo caso opera il decreto flussi che nel fissare le quote annualmente disponibili per l’ingresso in Italia per motivi di lavoro ed in particolare per quelle per lavoro autonomo, non ricomprende anche la casistica del lavoro a progetto e più in generale delle collaborazioni coordinate continuative.