Il Ministero del lavoro, in un tavolo tecnico con le parti sociali datato 6 aprile 2022, ha deciso di prorogare le misure anticovid negli ambienti di lavoro definite nel protocollo del 6 aprile 2021 tra cui disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso al lavoro agile e da remoto.

Altre misure previste dal protocollo dello scorso anno sonorocedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi, assicurare un piano di turnazione dei lavoratori dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili e utilizzare il lavoro agile e da remoto per tutte quelle attività che possono essere svolte in tale modalità, in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione.

Inoltre il protocollo prorogato prevede che la sorveglianza sanitaria rappresenta una ulteriore misura di prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio.

Si devono favorire orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa) e dove possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

L’articolazione del lavoro deve essere ridefinita con orari differenziati, che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all’entrata e all’uscita con flessibilità degli orari.

Le parti torneranno ad aggiornarsi alla fine di aprile 2022 con un nuovo tavolo tecnico durante il quale verranno prese le future decisioni in relazione all'andamento della pandemia.