Il Ministero del lavoro, con la circolare 19/03/2009 n.6, ha provveduto a ripartire tra le Regioni e le Province autonome, le 150.000 quote fissate dal DPCM 3/12/2008 con il quale il Consiglio dei Ministri ha previsto altri 150.000 ingressi in aggiunta rispetto alla stessa quota prevista dal decreto flussi 2007.
Delle 150.000 quote previste dal DPCM 3/12/2008, ben 48.478 ingressi sono stati assegnati alla regione Lombardia e di questi 23.701 alla sola provincia di Milano. L'assegnazione non è avvenuta casualmente, ma ha rispettato le esigenze che sono state manifestate al Ministero del lavoro dai singoli Sportelli Unici per l'immigrazione, in base al criterio di proporzionalità.
Dopo la Lombardia le altre regioni che possono fruire del maggior numero di quote sono state: il Veneto (12.563), l'Emilia Romagna (10.621), la Campania (10.340), il Lazio (8.075) e poi a seguire tutte le altre comprese le due province autonome di Trento e Bolzano.
Il Ministero del lavoro fa sapere inoltre che da uno studio effettuato sulla base delle richieste avanzate per lavoro domestico delle 105.400 quote sicuramente 25.627 risultano eccedenti. Queste quote verranno provvisoriamente trattenute dalla Direzione generale per l'immigrazione che le potrà redistribuire a seconda delle esigenze che emergeranno dagli Sportelli Unici per l'immigrazione.