Ristoranti e stabilimenti balneari: le linee guida per aprire in sicurezza
A cura della redazione

Il Ministero del Lavoro, con un comunicato stampa del 12 maggio 2020, ha informato che, per la gestione della fase 2, l'INAIL e l'Istituto Superiore di Sanità hanno redatto due documenti tecnici che forniscono una rosa di possibili soluzioni per accompagnare i settori della ristorazione e della balneazione attraverso l'emergenza, garantendo l'applicazione di tutte le misure necessarie per contenere il possibile contagio, al fine di preservare la salute e la sicurezza di operatori e consumatori.
Tra le misure suggerite per il settore della ristorazione, in considerazione della tipologia di attività che prevede la presenza di personale addetto alle cucine e di personale addetto al servizio ai tavoli, oltre a quello dedicato ad attività amministrative se presente, il documento suggerisce di impartire un'informativa mirata, con particolare riferimento a specifiche norme igieniche da rispettare nonché all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ove previsti, anche per quanto concerne la vestizione/svestizione. Ad esempio, per il personale di cucina e di servizio ai tavoli, in condivisione di spazi confinati, è previsto obbligatoriamente l'uso della mascherina chirurgica per tutto il turno di lavoro e, ove possibile, l'utilizzo dei guanti in nitrile, i quali sono comunque sempre da utilizzare durante le attività di igienizzazione poste in essere al termine di ogni servizio al tavolo.
Per il personale eventualmente dedicato ad attività amministrative, come, ad esempio, il personale addetto alla cassa, è previsto l'obbligo di indossare la mascherina chirurgica e l'utilizzo di barriere di separazione (ad es., separatore in plexiglass).
Per quanto riguarda la gestione della clientela, inoltre, il documento evidenzia come misure necessarie il distanziamento fra i tavoli non inferiore ai 2 metri, il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali confinati, le misure organizzative relative alla gestione degli spazi (come l'uso di spazi all'aperto rispetto ai locali chiusi, anche attraverso soluzioni di sistema che favoriscano queste modalità), la definizione di un limite massimo di capienza predeterminato del locale (prevedendo uno spazio che di norma dovrebbe essere non inferiore a 4 metri quadrati per ciascun cliente), format di presentazione del menù alternativi rispetto ai tradizionali (ad esempio menù scritti su lavagne, consultabili via app e siti, menù del giorno stampati su fogli monouso).
Anche il settore della balneazione, con l'avvicinarsi della stagione estiva, si avvia ad affrontare il riavvio delle attività con l'emergenza epidemiologica in corso. Al fine di garantire il corretto distanziamento sociale nello stabilimento e un minor rischio, occorrerà, tra l’altro, definire misure di distanziamento minime tra le attrezzature di spiaggia che possano essere di riferimento, fermo restando che deve, in ogni caso, essere assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Nella ridefinizione del layout degli spazi, bisognerà rispettare le seguenti distanze:
- La distanza minima tra le file degli ombrelloni pari a 5 metri;
- La distanza minima tra gli ombrelloni della stessa fila pari a 4,5 metri.
Le attrezzature complementari assegnate in dotazione all’ombrellone (ad es. lettino, sdraio, sedia) dovranno essere fornite in quantità limitata al fine di garantire un distanziamento rispetto alle attrezzature dell’ombrellone contiguo di almeno 2 metri; le distanze interpersonali possono essere derogate per i soli membri del medesimo nucleo familiare o co-abitante.
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