Salvaguardati: altri 10 mila lavoratori potranno fruire della pensione con le vecchie regole
A cura della redazione

Sulla G.U. n. 123/2013 è stato pubblicato il Decreto del Ministero del lavoro, che di concerto con quello dell’economia, fissa il terzo contingente di lavoratori salvaguardati, ai quali, cioè, verrà applicata la normativa in materia di requisiti e decorrenze del trattamento pensionistico vigente prima della data di entrata in vigore del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 214 del 22 dicembre 2011.
Il decreto fissa in 10.130 unità il numero di lavoratori beneficiari, che si aggiunge alle platee dei lavoratori già individuati dai due precedenti decreti del 1° giugno 2012 (65 mila) e dell’8 ottobre 2012 (55 mila).
All’interno del contingente massimo, 2.560 sono lavoratori in mobilità ordinaria o in deroga; 1.590 sono autorizzati alla prosecuzione volontaria del versamento dei contributi previdenziali; 5.130 sono cessati, che hanno cioè risolto il rapporto di lavoro in ragione di accordi individuali o collettivi di incentivo all'esodo ed infine 850 sono prosecutori volontari in attesa di concludere la mobilità.
Il decreto prevede inoltre, per tutte le categorie di lavoratori, la presentazione entro 120 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, di una apposita istanza per accedere al beneficio da presentarsi: all’INPS nel caso di lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria e alle Direzioni Territoriali del Lavoro (DTL) competenti per territorio nel caso di lavoratori “cessati” e in mobilità.
Riproduzione riservata ©