A decorrere dal mese di gennaio 2007, le aziende con più o meno di 50 dipendenti si troveranno in situazioni differenti in merito al destino del TFR dei propri dipendenti. Più precisamente nelle imprese fino a 49 dipendenti la sorte del TFR dipende dalla scelta che faranno i lavoratori. Quindi se il lavoratore ha esplicitamente manifestato di aderire ad un fondo pensione il TFR andrà versato a tale forma pensionistica. Se il lavoratore ha esplicitamente manifestato la volontà di conservare il TFR come retribuzione differita, quest'ultimo resterà in azienda. Infine se il lavoratore non avrà espresso alcuna volontà, opera il principio del silenzio assenso, per cui il TFR andrà versato al fondo pensione integrativo aziendale o a quello pubblico INPS. Invece nelle imprese con 50 o più dipendenti la situazione a luglio 2007 sarà una delle seguenti: - se il lavoratore ha esplicitamente manifestato la volontà di aderire ad un fondo pensione il TFR andrà versato a tale forma pensionistica; - se il lavoratore ha esplicitamente espresso la volontà di conservare il TFR come retribuzione differita, lo stesso verrà versato interamente all'INPS al nuovo fondo; - se il lavoratore non ha espresso alcuna volontà (opera il silenzio assenso), il TFR andrà versato al fondo pensione aziedale o a quello dell'INPS.