In caso di violazione delle disposizioni in materia di sicurezza e igiene del lavoro al fine di regolarizzare la posiizone non è sufficiente che l'azienda elimini la situazione di rischio adottando le misure di sicurezza, ma è necessario che il contravventore provveda a pagare la sanzione ridotta entro il termine di prescrizione. Infatti l'ispettore che accerta la violazione deve impartire al contravventore un termine di prescrizione, entro il quale deve avvenire la regolarizzazione. Più precisamente l'art. 21 del Dlgs 758/94 stabilisce che quando risulta l'adempimento delal prescrizone, l'organo di vigilanza ammette il contravvenotree a pagare in sede amministrativa nel termine di 30 giorni una somma pari al quarto del massimo dell'ammenda prevista dalal legge in base alla violazione commessa. Detta contravvenzione si estingue se il contravvenotre adempie alla prescrizione imposta dall'organo di vigilanza di adottare le misure di sicurezza entro il termine fissato e provvede al pagamento dell'ammenda nel termine. Ne consegue che perchè il reato comemsso si estingua il contravventore adempia ad entrambi gli obblighi: eseguire al prescrizione ed effettuare il pagamento della sanzione. Se uno dei due obblighi non viene adempiuto l'azione penale riprende il suo iter con la conseguenza che della violazione l'ispettore ne da notizia al pubblico ministero che richiederà al giudice l'emissione del decreto penale di condanna, contro il quale comunque è possibile presentare ricorso in opposizione e pagare l'oblazione ossia versare l'ammenda pari alla metà del massimo stabilito dalla legge.