“Stop the clock”: cosa cambia per le sostanze chimiche in Europa
A cura della redazione

L’Unione Europea rinvia l’applicazione delle nuove regole sulla classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche, offrendo alle imprese più tempo per adeguarsi e semplificando l’attuazione normativa in settori chiave come cosmetici, fertilizzanti e carburanti
Cosa tratta?
Il Consiglio europeo ha approvato una proposta della Commissione volta a semplificare le norme de l'UE e quindi a rafforzare la competitività de l'UE nel settore dei prodotti chimici. In particolare, la proposta, il cosiddetto meccanismo “stop the clock”, rinvia la data di applicazione del Regolamento CLP riveduto.
Tale provvedimento fa parte del pacchetto “Omnibus VI” per la semplificazione normativa varato a luglio, per snellire la legislazione dell’UE in materia di sostanze chimiche, mantenendo al contempo un elevato livello di protezione. I tre regolamenti da modificare sono:
- il regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele (regolamento CLP) e il regolamento (UE) n. 2865/2024 riveduto (regolamento CLP riveduto);
- il regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici (regolamento sui cosmetici);
- il regolamento (UE) 2019/1009 che stabilisce norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE (regolamento sui prodotti fertilizzanti).
La Commissione Ue ha proposto di intervenire sul regolamento con l’obiettivo di «rafforzare la competitività del settore chimico dell’Ue, riducendo i costi di conformità e le procedure amministrative per le imprese, mantenendo nel contempo un elevato livello di protezione», come si legge sul sito del Consiglio Ue.
La proposta modifica i termini per la rietichettatura, le prescrizioni obbligatorie in materia di formattazione, la pubblicità, le vendite a distanza e l'etichettatura delle pompe di carburante. Ciò garantirà la certezza del diritto agli operatori economici ed eviterà date di applicazione diverse per lo stesso tipo di obblighi imposti alle imprese da due atti modificativi del regolamento CLP.
Questa decisione rappresenta un passaggio cruciale per garantire certezza giuridica alle imprese e allineare in maniera coerente le diverse norme che incidono sugli obblighi di etichettatura e comunicazione nel mercato interno.
Quando?
Posticipa al 1º gennaio 2028 l'applicazione del regolamento CLP riveduto (Regolamento UE 2865/2024).
Indicazioni operative
Tra le misure previste figurano l’obbligo per i negozi online di indicare chiaramente le proprietà pericolose sui siti web e semplificazioni nelle modalità di etichettatura, grazie all’uso più flessibile delle etichette pieghevoli, all’introduzione dell’etichettatura digitale e al miglioramento della leggibilità.
Inoltre, pubblicità e offerte online dovranno contenere informazioni sui rischi chimici, facilitando scelte consapevoli da parte dei consumatori e lo sviluppo di un mercato per prodotti sostenibili. Per la prima volta è stata prevista anche una disciplina chiara sulla vendita sicura dei prodotti chimici domestici tramite stazioni di ricarica, contribuendo così a ridurre imballaggi e rifiuti.
Le imprese avranno quindi tre anni in più per adeguarsi a queste misure, che puntano a trasformare profondamente il settore chimico europeo.
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