“Una sostanza, una valutazione”: il nuovo orizzonte nella valutazione delle sostanze chimiche
A cura della redazione

Il 12 giugno 2025 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il mandato per lavorare ud un insieme di norme che permettano di uniformare e migliorare la valutazione delle sostanze chimiche.
Cosa tratta
Il 7 dicembre 2023 la Commissione Europea aveva presentato al Parlamento Europeo e al Consiglio un pacchetto di norme cosiddetto OSOA, dall’inglese “one substance one assessment”, allo scopo di semplificare il quadro giuridico e migliorare efficienza, coerenza e trasparenza della gestione del rischio chimico.
In particolare, le iniziative rientrano nell’ambito del Green Deal europeo e hanno come obiettivi:
- razionalizzazione delle procedure UE per la valutazione delle sostanze chimiche;
- rafforzare le conoscenze sulle sostanze chimiche, coinvolgendo quei soggetti che possiedono le maggiori competenze sul tema;
- garantire l’individuazione tempestiva dei rischi chimici emergenti.
Le norme proposte includono:
- una direttiva sulla riattribuzione dei compiti scientifici e tecnici all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA);
- un regolamento volto a rafforzare la cooperazione tra le agenzie dell’Unione nel settore delle sostanze chimiche;
- un regolamento che istituisce una piattaforma comune di dati sulle sostanze chimiche.
Il ruolo dell’ECHA
In questo nuovo quadro normativo avrà un ruolo fondamentale l’Agenzia europea per le sostanze chimiche.
Una delle novità rilevanti apportate sarà la creazione di una piattaforma comune di dati che sarà gestita proprio dall’ECHA. Questa includerà i dati degli agenti chimici, anche quelli già presentati al momento dell’entrata in vigore del provvedimento, i dati di biomonitoraggio umano e le valutazioni di rischio ambientale.
Inoltre, le richieste di esenzione dall’elenco UE delle sostanze con restrizioni di uso dovranno essere presentate alla stessa ECHA e non alla Commissione, che si limiterà a riesaminare periodicamente l’elenco.
Le norme proposte mirano quindi a valorizzare le competenze scientifiche e tecniche in possesso dell’ECHA, i cui finanziamenti dovranno però essere adeguati in vista della riattribuzione dei compiti, anche per permettere il continuo sviluppo delle conoscenze.
L’attuazione delle nuove disposizioni richiedere una maggiore cooperazione fra le varie agenzie dell’Unione Europea, indispensabile per garantire trasparenza e la coerenza.
Prossime tappe
L’accordo fra Commissione e Parlamento Europeo è ancora provvisorio, si attende l’approvazione definitiva delle norme contenute nel pacchetto OSOA.
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