La mattina del 3 luglio 2025 il presidente dell’INAIL Fabrizio D’Ascenzo ha presentato la relazione annuale con i dati ufficiali su infortuni e malattie professionali dell’anno 2024, alla presenza delle principali autorità istituzionali, sottolineando l’impegno dell’Istituto nella tutela e prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Di cosa tratta:

L’INAIL aveva già pubblicato a gennaio 2025 dei dati provvisori sull’andamento infortunistico dell’anno 2024. I dati non erano ufficiali, come spiegato da INAIL stessa, poiché non tenevano conto delle denunce pervenute in seguito al 31 dicembre 2024 ma riferite allo stesso anno.

Il 3 luglio 2025 sono stati finalmente pubblicati i dati ufficiali e annunciati dal presidente D’Ascenzo presso l’Auditorium Antonio Maglio di Roma, dove erano presenti il Presidente della Repubblica, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e altre importanti autorità.

I dati emersi, che saranno approfonditi di seguito, sono stati confrontati con quelli del 2023, senza evidenziare particolari miglioramenti.

L’andamento:

Nel 2024 le denunce di infortunio sono state 593.000, in aumento dello 0,4 % rispetto al 2023, con un calo dell’1 % tra i lavoratori (da 519.000 a 515.000) e un’impennata del 10,5 % tra gli studenti (da 71.000 a 78.000).

Gli infortuni con esito mortale sono stati 1.202 (+1 caso sul 2023), di cui 1.189 tra i lavoratori e 13 tra gli studenti.

Per quanto riguarda le malattie professionali, queste hanno raggiunto 88.384 casi, il livello più alto dal triennio 1976–1978 e un incremento del 21,8 % sul 2023 (73.640), mentre i soggetti coinvolti sono stati 58.000 (+18,7 % sul 2023).

Le patologie più frequenti restano quelle muscolo-scheletriche (circa il 75 % dei casi), seguite da malattie del sistema nervoso e dell’apparato uditivo.

Focus sugli incidenti in itinere:

All’interno del documento INAIL ha riservato una sezione per gli infortuni in itinere, visto il consistente aumento di casi.

Nel 2024 si è registrato un aumento del 3,1 % di denunce di infortunio in itinere rispetto al 2023, con un numero totale di casi pari a 101.000. L’incidenza sul totale degli infortuni denunciati è addirittura del 19,6 %, in forte crescita rispetti agli anni precedenti.

Questo incremento potrebbe riflettere la ripresa degli spostamenti pendolari, sia con mezzi privati sia con trasporto pubblico, dopo il rallentamento legato al periodo pandemico, seppur negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più il ricorso al lavoro agile che dovrebbe comportare una diminuzione del fenomeno.

Dei 1.202 infortuni mortali complessivi, invece, 303 sono avvenuti in itinere (pari al 25,5 % dei casi mortali), in aumento rispetto ai 275 decessi registrati nel 2023.

Prospettive future:

Per rafforzare la cultura della sicurezza, l’INAIL ha confermato alcune soluzioni fondamentali:

  1. Finanziamenti alle imprese attraverso il bando ISI per investimenti su misure di sicurezza;
  2. Riduzione del premio assicurativo per chi mantiene standard virtuosi di sicurezza;
  3. Campagne formative e culturali rivolte a imprese, lavoratori e scuole;
  4. Innovazione tecnologica, con sperimentazioni di droni, robot e soluzioni di intelligenza artificiale per il monitoraggio dei rischi o per la sostituzione dell’uomo in attività ad alto rischio.

Se rispetto allo scorso anno non si sono registrati miglioramenti sostanziali, nel prossimo triennio sarà interessante osservare se le nuove misure introdotte recentemente (come l’Accordo Stato-Regioni 2025) riusciranno nella missione di diminuire i casi di infortunio e morti sul lavoro.

Per maggiori approfondimenti si allega il documento ufficiale.