Assistenza domestica e prestazione universale: le nuove indicazioni dell’INPS
A cura della redazione
L’INPS, con il messaggio n. 3514 del 21 novembre 2025, in merito alla prestazione universale di cui agli articoli da 34 a 36 del D.Lgs. 29/2024, ha fornito chiarimenti sulla titolarità del rapporto di lavoro instaurato con il lavoratore domestico.
In particolare, la prestazione può essere riconosciuta anche nell’ipotesi di contratto di lavoro stipulato da una persona diversa dal beneficiario (familiare, amministratore di sostegno, curatore, tutore, ecc.) se, a seguito dell’istruttoria svolta dalla struttura territoriale dell’INPS, risulta che l’assunzione come badante o come lavoratore domestico è finalizzata all’assistenza del beneficiario.
Sia nel contratto di lavoro che nelle buste paga, deve risultare che l’indirizzo di svolgimento dell’attività coincide con quello del domicilio del beneficiario e che le mansioni del lavoratore sono di assistenza al titolare della prestazione.
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