Bollettino terzo trimestre denunce di infortuni e malattie professionali
A cura della redazione
INAIL ha pubblicato il terzo bollettino trimestrale del 2025 contenente informazioni riferite al numero delle denunce di infortuni e malattie professionali rilevato
Cosa tratta?
Come per ogni trimestre, INAIL, ha reso noto, il periodico trimestrale che espone, in formato grafico e tabellare, una selezione di dati, tra quelli resi disponibili mensilmente nella sezione “Dati e statistiche” del Portale Inail, riferiti all’andamento delle denunce di infortunio e malattie professionali. I dati esposti sono soggetti a consolidamento in esito alla definizione amministrativa dei singoli casi e, pertanto, non sono definitivi.
Le informazioni sono suddivise in quattro periodi di riferimento: gennaio-marzo (I trimestre), gennaio-giugno (II trimestre), gennaio-settembre (III trimestre) e gennaio-dicembre (IV trimestre).
Nel periodo gennaio-settembre 2025 si sono rilevate complessivamente 310.726 denunce di infortuni in occasione di lavoro, lo 0,18% in meno rispetto al periodo gennaio-settembre 2024 (311.289). Con riferimento al genere, la componente femminile è passata da 97.500 a 99.202 denunce (+1,75%), mentre la componente maschile è passata da 213.789 a 211.524 denunce (-1,06%).
Le denunce di infortuni in itinere sono state 71.594, a fronte delle 69.900 rilevate nel periodo gennaio-settembre del 2024 (+2,42%). Con riferimento al genere la componente femminile è passata da 33.164 a 34.215 denunce (+3,17%), mentre la componente maschile è passata da 36.736 a 37.379 denunce (+1,75%).
L’analisi territoriale delle denunce di infortuni in occasione di lavoro rilevate evidenzia incrementi in diverse regioni, le tre sul podio sono, Lazio (+2.358), provincia autonoma di Bolzano (+547) e Veneto (+493), mentre mostrano diminuzioni in altrettante regioni, le tre sul podio sono, Lombardia (-1.574), Toscana (-722), Emilia Romagna (-606).
Le denunce di infortuni in occasione di lavoro con esito mortale rilevate sono 570, l’1,24% in più rispetto al periodo gennaio-settembre 2024 (563).
In riferimento invece alle malattie professionali nel periodo gennaio-giugno 2025 le denunce protocollate sono state 71.682, il 9,72% in più rispetto allo stesso periodo del 2024 (65.333). Nel dettaglio per genere, si rilevano 1.431 denunce in più per la componente femminile, passata da 17.014 a 18.445 (+8,41%) e 4.918 denunce in più per la componente maschile, passata da 48.319 a 53.237 (+10,18%).
L’analisi territoriale delle denunce di malattie professionali rilevate evidenzia incrementi in diverse regioni, tra cui le 3 più significative, Toscana (+1.867), Puglia (+1.538) e Abruzzo (+1.034), per quel che riguarda le diminuzioni, le tre più interessanti riguardano Sardegna (-439), Lazio (-337) e Umbria (-144).
Cosa dice la legge?
- D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124: Testo unico sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
o Art. 53: impone al datore di lavoro l’obbligo di denuncia all’INAIL nei casi di infortuni con prognosi superiore a 3 giorni o mortali (entro 2 giorni o 24 h per eventi gravi).
o Art. 139: disciplina l’elenco delle malattie professionali per cui è obbligatoria la denuncia.
- D.Lgs. 81/2008: Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro.
- Art. 18: attribuisce al datore di lavoro l’onere della denuncia e della comunicazione all’INAIL anche a fini statistici.
Indicazioni operative
Per migliorare la sicurezza e ridurre l’incidenza di infortuni e malattie professionali, le aziende dovrebbero adottare le seguenti misure:
- Valutazione dei rischi specifici per mansione e modalità di trasporto.
- Formazione continua su sicurezza, ergonomia e corrette tecniche di sollevamento.
- Utilizzo di attrezzature ergonomiche e mezzi meccanici per la movimentazione.
- Monitoraggio dello stato di salute dei lavoratori, con particolare attenzione ai disturbi muscolo-scheletrici.
- Piani di sicurezza personalizzati, con procedure operative sicure e gestione delle emergenze.
- Sorveglianza sanitaria mirata e collaborazione con i Servizi di Prevenzione delle ASL.
- Promozione della cultura della sicurezza, coinvolgendo attivamente i lavoratori.
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