Cassazione: lavoratore all'estero e tutela normativa e economica
A cura della redazione
La normativa dettata dal contratto collettivo nazionale per i rapporti di lavoro prestati all'interno del territorio nazionale è applicabile anche alle prestazioni lavorative svolte all'estero da lavoratori italiani dipendenti da imprese nazionali, limitatamente a quegli istituti contrattuali nei confronti dei quali venga accertata l'efficacia extraterritoriale e cioè la loro applicabilità anche in un contesto diverso da quello della realtà nazionale (Cass. 11/09/2006 n.19424).
In caso di una convenzione individuale che abbia regolato in via autonoma la materia, questa deve assicurare al lavoratore una tutela economico-normativa globalmente non inferiore a quella prevista dal contratto collettivo. Il raffronto deve essere effettuato a livello di trattamento economico globale e non sui singoli istituti retributivi, che non sono applicabili direttamente ai lavoratori che prestano la loro attività all'estero, e non occorre necessariamente che siano non inferiori le singole poste retributive e neppure che siano considerate e conteggiate separatamente.