Colpa del datore di lavoro per il danno al lavoratore anche con l'adozione delle misure di protezione
A cura della redazione

Nel caso di incidente accorso al lavoratore, il datore di lavoro è responsabile anche se ha adottato le misure di protezione (Cass. 19/07/2007 n.16003).
Il principio su cui si basa il giudizio della Corte di Cassazione recita che se il datore di lavoro omette le idonee misure protettive dell'incolumità del lavoratore, non è esonerato da responsabilità nenache quando alla produzione dell'infortunio abbia concorso colposamente il lavoratore stesso. L'esonero totale di responsabilità del datore di lavoro inoltre scatta solo in relazione a condotte abnormi dell'infortunato inopinabili ed esorbitanti rispetto al procedimento lavorativo e alle direttive ricevute.
Inoltre continuano i giudici di legittimità il lavoratore che ha subito un danno a causa della propria attività deve provare l'esistenza del danno, la nocività dell'ambiente e il nesso tra l'uno e l'altro.
Spetta invece al datore di lavoro l'onere di dimostrare di aver adottato tutte le cautele necessarie a impedire il verificarsi del danno.
In sostanza poichè la responsabilità conseguente alla violazione dell'art. 2087 c.c. che presidia la tutela delle condizioni di lavoro, ha natura contrattuale, una volta provato l'inadempimento ed il danno la prova che tutto era stato predisposto per il rispetto del precetto e che gli esiti dannosi erano stati determinati da un evento imprevisto e imprevedibile deve essere fornita dal datore di lavoro restando a suo carico il fatto ignoto.
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