E' in fase di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri il decreto legislativo che attua la direttiva 2004/38/Ce e che va a sostituire la precedente disciplina sulla circolazione ed il soggiorno dei cittadini degli stati membri della UE. La normativa trova applicazione nei confronti di qualsiasi cittadino dell'UE che si reca e soggiorna in Italia, nonchè ai suoi familiari, alle persone a carico o conviventi nel paese di origine e la patner con cui il cittadino comunitario ha una relazione stabile debitamente attestata dallo stato di provenienza. Per l'ingresso ed il conseguente soggiorno è necessario che il cittadino comunitario sia in possesso di un documento d'identità valido per l'espatrio. Lo schema del decreto legislativo prevede anche che rimangono 24 e non 48 come originariamente proposto le ore previste per il periodo concesso al cittadino per acquisire la documentazione necessaria a evitare il respingimento alla frontiera. Il diritto di soggiornare sarà valido per più di tre mesi se si ha un lavoro o le risorse economiche sufficienti per non pesare sull'assistenza sociale dello Stato e fino a quando non costituisce un pericolo per la sicurezza pubblica o l'ordine pubblico. Dopodichè l'interessato è tenuto a chiedere l'iscrizione al Comune e fare richiesta alal Questura del luogo di residenza per il rilascio della carta di soggiorno. Il diritto di soggiornare diventa permanente (senza più scadenze) se il cittadino europeo ha soggiornato in Italia legalmente ed in via continuativa per cinque anni.