Secondo la Corte di Cassazione (sentenza 27/09/2007 n.20226), le cause che legittimano la proroga di un contratto a termine devono essere ontologicamente diverse da quelle che hanno giustificato l'originaria apposizione del termine e devono rivestire i caratteri della contingenza e dell'imprevedibilità.

Secondo la Suprema Corte deve infatti ritenersi prevedibile qualsiasi situazione di cui l'imprenditore possa rappresentarsi l'ulteriore sviluppo.