Contratto a tempo determinato. Impugnabile il termine anche dopo 15 mesi
A cura della redazione

Seconde la Corte di Cassazione (sentenza n. 4844 del 27 febbraio 2009), il fatto che il lavoratore attenda alcuni mesi - nella fattispecie 15 - prima di impugnare il termine illegittimamente apposto al suo rapporto di lavoro non implica di per sé una risoluzione consensuale.
Per configurare una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, infatti, è necessario accertare - sulla base del lasso di tempo lasciato trascorrere dopo la conclusione dell'ultimo contratto a termine, nonché alla stregua delle modalità di tale conclusione, del comportamento tenuto dalle parti e di eventuali significative circostanze - che sia presente una chiara e certa comune volontà delle parti medesime di volere, d'accordo tra loro, porre definitivamente fine ad ogni rapporto lavorativo.
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