Il Tribunale di Torino, con una recente sentenza, ha stabilito che il contratto collettivo nazionale, ancorché stipulato tra organizzazioni sindacali comparativamente rappresentative, deve sempre garantire al lavoratore un trattamento economico complessivo proporzionato alla quantità e qualità del lavoro prestato (art. 36 Cost.).
Nella fattispecie in esame, il giudice del lavoro ha condannato una cooperativa a liquidare gli arretrati ad una dipendente retribuita per anni con un compenso inferiore ai 5 euro lordi all’ora. Un compenso che, sebbene previsto da un contratto collettivo firmato dall’Unci (Unione nazionale delle cooperative italiane) con Confsal, Cisal, Fesica e Cnai, viola l’art. 36 Cost., in quanto lesivo della dignità della persona.