Costruzioni e agricoltura: come prevenire i contatti con le linee elettriche
A cura della redazione
INAIL ha pubblicato due nuove guide dedicate al rischio elettrico nei settori delle costruzioni e agricolo, realizzate nell’ambito del protocollo con Enel e le organizzazioni sindacali di filiera. I documenti analizzano gli infortuni ricorrenti, le dinamiche tipiche dei due comparti e richiamano le prescrizioni del d.lgs. 81/2008, fornendo indicazioni operative concrete per prevenire elettrocuzioni e contatti con linee aeree o cavi interrati.
Di cosa tratta:
Il rischio elettrico rimane una presenza costante in tutti i lavori svolti all’aperto e in ambienti non completamente controllati. Cantieri e attività agricole ne sono un esempio evidente, perché linee aeree, pali, cavi interrati e impianti di servizio attraversano ogni giorno gli stessi spazi in cui operano mezzi, attrezzature e lavoratori. La criticità non nasce solo dall’energia elettrica in sé, ma dal fatto che molte lavorazioni si svolgono con strumenti metallici, in altezza o con macchinari che cambiano posizione rapidamente.
Nel settore delle costruzioni questo accade quando gru, piattaforme, scale, trabattelli o pompe per il calcestruzzo si avvicinano più del previsto ai conduttori in tensione, spesso durante movimenti non perfettamente controllabili. In agricoltura lo stesso rischio emerge durante le potature con aste estensibili, la raccolta con scale metalliche, lo spostamento di materiali con bracci meccanici o la semplice irrigazione, dove i getti d’acqua possono diventare un veicolo di corrente se si trovano troppo vicino alle linee.
La radice del problema è quasi sempre la stessa: si lavora dando per scontato che l’area sia libera, che le distanze siano sufficienti o che la linea non sia realmente attiva. Solitamente, sono 3 le cause principali:
- scarsa consapevolezza del rischio;
- mancanza di informazioni preventive;
- formazione insufficiente.
Per ridurre gli incidenti più gravi diventa decisivo osservare l’area con attenzione, riconoscere subito le infrastrutture elettriche, considerarle sempre in tensione, verificare tutti i possibili movimenti delle attrezzature e rispettare con precisione le distanze minime stabilite dalla normativa. Lo stesso vale per gli scavi, che richiedono informazioni preventive sulla presenza di cavi sotterranei.
I dati sugli infortuni
Costruzioni:
- 1172 infortuni elettrici accertati nel periodo 2019–2023;
- 186 casi mortali o gravi dal 2002 al 2022;
- oltre la metà degli eventi mortali deriva dal contatto con linee elettriche aeree, soprattutto durante l’uso di: gru, PLE, pompe calcestruzzo, betoniere, scale e trabattelli.
Agricoltura:
- 39 infortuni elettrici nel periodo 2019–2023.
- 51 casi mortali o gravi dal 2002 al 2021;
- 28 casi mortali per contatto con linee aeree, in particolare durante potatura con PLE o attrezzi telescopici, carico/scarico con coclee o gru, raccolta con scale metalliche.
Indicazioni operative:
Le misure di prevenzione e protezione sono sostanzialmente le stesse per entrambi i settori:
- analizzare sempre l’area prima di iniziare, assumendo che ogni linea sia in tensione;
- valutare la possibile presenza di linee interrate, informandosi con il distributore (obbligatorio sopra i 50 cm di scavo);
- considerare dimensioni, movimenti e rotazioni di macchine e attrezzature (gru, ple, scale, coclee, irrigatori, ecc.);
- richiedere disalimentazione quando non è possibile rispettare le distanze;
- garantire formazione specifica sui rischi da prossimità a linee elettriche;
- segnalare guasti o pericoli al gestore o al 112.
Nel settore agricolo va posta particolare attenzione anche ai getti irrigui, che possono condurre elettricità, e pianificare accuratamente le operazioni di potatura, evitando la caduta di rami sulle linee. Nelle costruzioni, invece, possono aumentare i rischi dinamici (gru in rotazione, pompe, bracci mobili).
Di seguito si riporta la tabella che indica le distanze minime obbligatorie dalle linee elettriche non protette:
Fonte: Inail
Conclusioni:
Le due pubblicazioni INAIL mostrano chiaramente che il rischio elettrico continua a provocare incidenti gravi perché viene ancora sottovalutato. La maggior parte degli eventi nasce da errori elementari, come distanze ignorate, linee elettriche non individuate e movimenti delle attrezzature non valutati. Per ridurre questa tipologia di rischi non servono procedure complesse, ma attenzione, disciplina operativa e rispetto costante delle distanze di sicurezza previste dal d.lgs. 81/08.
Per maggiori approfondimenti si allegano i documenti pubblicati da INAIL.
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